
Come attrezzare un bagno per renderlo accessibile
Gennaio 25, 2022Per evitare arrossamenti, piaghe o abrasioni che possono portare a lesioni da decubito è necessario scegliere con cura il materasso.
Uno dei metodi migliori per capire qual è il supporto più adatto alle proprie esigenze è rappresentato dal Test di Norton, un semplice test che serve a valutare il rischio di insorgenza di lesioni da decubito.
La scelta del supporto antidecubito deve però tenere conto anche delle condizioni della persona allettata, del suo peso e della manutenzione necessaria per materasso e compressore.
Cosa non deve mancare
A seconda del livello di rischio, ci sono tipologie di materassi antidecubito con diverse caratteristiche. Tutti però condividono 3 proprietà fondamentali:
- Morbidezza per non gravare sulle parti del corpo appoggiate
- Traspirabilità per disperdere l’umidità emanata dal corpo
- Deformabilità per “seguire” i movimenti della persona
I più utilizzati sono i materassi antidecubito ad aria con compressore a pressione alternata, i quali consentono di gonfiare e sgonfiare solo determinate parti a seconda delle esigenze, ma anche i materassi antidecubito in poliuretano espanso sono molto utilizzati poiché sono ipoallergenici al 100%, traspiranti, e resistenti all’usura.
Consigli per scegliere la Tipologia di Materassi Antidecubito
Basandosi sul Test di Norton, che distingue 4 livelli di rischio di insorgenza di piaghe e lesioni da decubito, consigliamo i seguenti materassi:
- Rischio Basso: la persona non presenta lesioni da decubito ed è allettata per un tempo non superiore alle 16 ore; in questo caso è possibile scegliere tra un sovramaterasso ad aria ad elementi tipo T01 oppure un materasso ad aria a bolle tipo PiumaUp.
- Rischio Medio: la persona non presenta lesioni da decubito o una minima lesione (arrossamento) ed è allettata per più di 16 ore; in tal caso è consigliabile un materasso ad aria a elementi tipo Domus 2, ma anche un materasso viscoelastico tipo Vec 2
- Rischio Alto: la persona ha sviluppato già un decubito al 2° o 3° stadio; è adatto un materasso ad aria a elementi tipo Domus 3 che comprende anche un allarme visivo e sonoro per la bassa pressione.
- Rischio Altissimo: la persona ha sviluppato un decubito al 4° stadio e le lesioni stanno intaccando anche la parte ossea; è indicato un sistema terapeutico ad alta ventilazione quale può essere un materasso ad aria a elementi tipo Carilex Dual GT.
La classificazione delle piaghe da decubito
Nella scelta del materasso antidecubito un altro indicatore importante è il livello di gravità delle piaghe da decubito, ed è classificato nei seguenti stadi:
LIVELLO 1
Area di eritema ben definita con indurimento cutaneo, generalmente associata ad aumentato calore al termotatto. Può anche esservi una limitata lesione dell’epidermide, simile ad un’ abrasione, ma il derma non è interessato.
LIVELLO 2
Lesione a tutto spessore che si estende fino al grasso sottocutaneo, ben delineata, con un’area di indurimento circostante, eritematosa, calda ed edematosa. Il tessuto è danneggiato ma non necrotico.
LIVELLO 3
La lesione si estende oltre il grasso sottocutaneo fino alla fascia muscolare con necrosi del tessuto circostante e margini sottominati. Il muscolo è irritato e può presentare fenomeni di spasticità e/o contrattura.
Questa lesione indica una diminuita omeostasi dell’organismo con incapacità di riparazione locale.
LIVELLO 4
Lesione estese oltre il muscolo fino all’osso, con pericolo di osteomielite e/o fino agli organi viscerali: In genere si associa a contratture articolari.